Proprietari e detentori di edifici unifamiliari lamentano i tempi ristretti a disposizione per poter fruire dell’incentivo superbonus 110% per la riqualificazione energetica.
Il ritardo nella pubblicazione del decreto MITE, che adegua i prezziari di riferimento e che entrerà in vigore dal 15 aprile 2022, le continue e recenti modifiche sulle regole per le cessioni e sconti in fattura hanno di fatto rallentato l’avvio di nuovi interventi di Superbonus 110% nei primi 3 mesi del 2022, pregiudicando per molte villette ed abitazioni singole la possibilità di poterlo attuare.
Sulla base di ciò si sono levate numerose voci per richiedere la proroga delle scadenze del superbonus per le unifamiliari, il cui rispetto è messo a rischio non da scorrettezze lato cliente/impresa, ma dall’operato del legislatore. Come già scritto, una delle proposte, è stata quella di slittare tutti i termini di 6 mesi, quindi spostare al 30 dicembre 2022 l’ultimazione di almeno il 30% dei lavori, ed al 30/06/2023 l’ultimazione di tutto l’intervento.
Sebbene non vi siano ufficiali novità in tal senso, la recente risposta all’interrogazione 5/07776 ha aperto un notevole spiraglio in merito.
L’interrogazione, rivolta alla VI Commissione Finanze, ha riguardato questo aspetto, aggiungendo anche il tema dei ritardi nell’approvvigionamento dei materiali edili necessari per effettuare i lavori. In merito a questo, il Sottosegretario al MEF Federico Freni ha assicurato che la proroga della scadenza del Superbonus110% per le villette unifamiliari, compatibilmente con le analisi dei competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati, verrà affrontata nel primo provvedimento utile, dopo l’approvazione del Documento di economia e finanza (DEF) 2022. Presumibilmente a maggio 2022.
I condomini, invece, hanno tempo sino al 31.12.2023 per effettuare gli interventi in formula piena, infatti dal 2024 l’agevolazione si ridurrà al 70% e nel 2025 al 65%.
Dalle statistiche ENEA emerge che circa il 51% degli interventi sin ora ha riguardato gli edifici unifamiliari, con un investimento medio per unità di circa 96.000 Euro e 7 miliardi di lavori autorizzati, di cui 5,3 già realizzati.
Stando a questi dati, se non vi dovesse essere una proroga, da giugno il mercato del Superbonus si ridurrebbe fino a dimezzarsi.
Raggiungere accordi in condomini è spesso complesso e a volte causa un notevole allungamento delle tempistiche, che rende difficile programmare interventi condominiali importanti nell’arco temporale a disposizione. È per questo che confidiamo nella lungimiranza del legislatore, affinché vengano prorogati i suddetti termini di almeno 6 mesi.
FINESTRENURITH Blog
Fonti:
[Il Sole 24 ore mercoledì 30/03/2022 (dossier edilizia)]
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