ll Decreto Crescita approvato a inizio aprile 2019 contiene importanti misure relative al settore immobiliare, che riguardano direttamente l’Ecobonus, il Sismabonus, i mutui e la rigenerazione urbana.
Sappiamo tutti che la possibilità di cedere l’Ecobonus fu introdotta inizialmente per gli interventi sui condomini e poi estesa con la Legge di Bilancio 2018 anche agli interventi sulle unità immobiliari singole. La cessione del credito avveniva con scrittura privata senza necessità dell’autentica notarile. La circolare 11/E dell’Agenzia delle Entrate chiariva il divieto di cessione nei confronti di società finanziarie e la possibilità di cedere sia alle ESCO che ai fornitori dei beni. La cessione si perfezionava a seguito della scrittura privata e della compilazione dell’apposito modello dell’agenzia delle entrate. Le statistiche ci dicono però che la cessione non è mai decollata per gli interventi sulle unità immobiliari singole, per una ragione molto semplice: i fornitori dei materiali non avevano convenienza ad accettare il credito a causa della rateazione in 10 anni, anche perché’ poco o per nulla chiare erano le procedure di attualizzazione del credito. Ora con il decreto crescita viene introdotta una novità: il contribuente che intende cedere il credito, chiede al fornitore l’applicazione di uno sconto equivalente al beneficio statale. In sostanza, le detrazioni Ecobonus e Sismabonus possono essere riconosciute come riduzione sul prezzo delle spese sostenute direttamente dal fornitore. In questo caso il fornitore potrà detrarre detto importo in 5 anni anziché’ 10. Ad esempio per un lavoro di 10.000,00 con detrazione 65%, il committente contribuente avrà subito uno sconto di 6.500,00 ed il fornitore potrà compensare le sue imposte per un importo di euro 1.300,00 all’anno per cinque anni. Resta per i beneficiari l’alternativa di poter ottenere la detrazione Irpef spalmata su dieci anni. Entro 30 gg dalla conversione della legge di conversione al decreto crescita, l’Agenzia delle Entrate dovrà emanare un decreto attuativo che illustri chiaramente le nuove modalità di cessione, optate le quali non si potrà procedere ad una ulteriore cessione del credito.
Ottima notizia per chi si appresta a richiedere un mutuo immobiliare, che potrà giovare della relativa garanzia statale per l’acquisto di casa.
Altra misura, non meno importante delle prime, consente ai costruttori di vendere con i bonus le case ristrutturate e rese antisismiche situate nelle zone di rischio sismico 2 e 3. Fino ad oggi, infatti, potevano usufruire del Sismabonus solo le abitazioni situate nelle zone di rischio sismico 1.
Viene concessa sino a tutto il 2021 la “misura fissa” delle imposte di registro, ipotecaria e catastale (600 euro in tutto), per le cessioni di interi fabbricati a imprese di costruzione o ristrutturazione che, entro i successivi 10 anni li demoliscano e ricostruiscano (anche con variazione volumetrica se permessa). Stesso bonus per la rivendita, anche se non è chiaro se vale sino al 2021 o anche oltre.
NURITH S.p.A.
19 aprile 2019
Maria Rosaria Nigro - Tributarista
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